Relazione per la
TOMARMI s.r.l.
Via 5 strada Zona Industriale
n. 4. I T 95121 Catania - tel fax
Q:.3771288793.- E.Mail: tomarmi@tiscalinet.it www.tomarmi.it
Codice fiscale : 00138760871 - IVA: IT 00138760871 Capitale sociale
€.51084,00. CCIAA CT REA 76204
DOCUMENTO
PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO.
La
valutazione del piano di rischio è stata condotta nel rispetto dell'art.28
comma 1 bis del D.Lgs. 82/08 (secondo le indicazioni fornite dalla
Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro nel
documento del 17 novembre 2010).
Sul sito del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali è
possibile consultare le normative sulla sicurezza e prevenzione. www.lavoro.gov.it/lavoro/sicurezzalavoro
Per quanto non specificato nel presente
documento si rimanda a quanto specificato nel sito:
http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/F295C186-8DBD-4FDC-8D84-5EDB026297B0/0/TU8108_Ed_Gennaio2013.pdf
che fa parte integrale del presente documento per la valutazione del rischio.
ULSS20 VERONA ,video relazione rischio settore lapideo
Descrizione
dell’azienda
Nome
ditta |
TOMarmi s.r.l. |
Tipo di attività : |
LAVORAZIONE LAPIDEI Cod. EU ISTAT 237010. IVA- CF.= IT. 00138760871 |
Datore di lavoro : |
TOMARMI s.r.l.. |
Località |
95121 CATANIA |
Via |
Quinta Strada Zona
Industriale n.. 6 |
Tel.Fax.Q. |
3771288793 |
E.Mail . |
|
|
|
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione |
Geom. Gaetano Tomaselli CF. TMSGTN44M30C351Q tel. 3771288793 E.Mail. gaetano.tomaselli@poste.it |
Rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza |
Gaetano Tomaselli. |
Medico competente |
Medico del lavoro Dr. Di Mare Salvatore via Xifonia n. 237a Augusta |
Visite mediche preventive ed annuali |
Istituto B. Ramazzini s.r.l. Via Mogadiscio n.1 Catania tel.095312722-095311357. |
N. dipendenti maschi. |
Nessun dipendente. |
Orario di lavoro |
08,00- 12,00 - 13,00- 17,00 |
Ore per settimana : |
40 |
Pronto
soccorso tel. 118 - 0952545650. Vigili del fuoco tel. 115 Carabinieri tel. 112 Polizia tel. 113 Guardia
di Finanza tel. 117 Guardia Forestale tel.1515. Protezione Civile 095482273 -
095482277. Forze Armate 095431460. Marina Militare elicotteri 0957358111.
Ospedale Cannizzaro 0957263030-0957263032-0957261111- 0957263603. USL 3 ufficio
r.p. 800279761 prenotazioni prestazioni 800553131. GUARDIA MEDICA Librino
0952545720 . cell. 3355312651
Caratteristiche generali dei luoghi di lavoro :
CESSATA ATTIVITA IL
31 AGOSTO 2013.
LUOGO DI LAVORO DA
RISTRUTTURARE E’ VIETATO L’INGRESSO IN TUTTA LA SUPERFICIE DELLO STABILIMENTO
INDUSTRIALE
PERCOLO DI CROLLO -
PERICOLO AMIANTO- PAVIMENTO DISSESTATO.
I luoghi di lavoro normalmente utilizzati sono i seguenti:
Luogo di lavoro n. 1
Capannone
con struttura in metallica delle seguenti dimensioni: .18 mt.x 80 mt.x 6 h
Il capannone è destinato a ospitare le seguenti lavorazioni: lavorazione
lapidei
In questo luogo di lavoro sono presenti i seguenti macchinari e materiali:
FRESE -. LUCIDATRICI.
La pavimentazione è realizzata con .CEMENTO
Il capannone dispone delle seguenti aperture verso l’esterno:
porte ...TESTATA APERTA SENZA PORTE. finestre NESSUNA
Nel capannone sono normalmente presenti i seguenti lavoratori: NESSUN OPERAIO
Il ricambio dell’aria è assicurato mediante VENTILAZIONE NATURALE
L’illuminazione è assicurata mediante LAMPADE AD INCANDESCENZA
Non sono presenti ed
e vietato introdurre apparecchi a ricezione audiovisivi.
Luogo
di lavoro n. 2
Spazio
esterno delle seguenti dimensioni: PIAZZALE
in
cui si svolgono le seguenti attività: .INGRESSO AUTOMEZZI SCARICO BLOCCHI
La
pavimentazione è realizzata con ...MASSICCIATA
L’illuminazione
è assicurata mediante LUCI NATURALE.
In
questo spazio sono normalmente presenti i seguenti lavoratori: .NESSUNO
In
questo luogo di lavoro sono presenti i seguenti macchinari e materiali: .
Metodologia
seguita nella valutazione dei rischi
La
metodologia seguita nell’analisi dei rischi ha tenuto conto del contenuto
specifico del dlgs 626/94, della circolare del ministero del lavoro n. 102/95
in data 7/8/95 e dei documenti emessi dalla Comunità europea.
A
norma dell’art. 4 del dlgs n. 626/94, la valutazione dei rischi per la
sicurezza e la salute dei lavoratori è il primo e più importante adempimento da
ottemperare da parte del datore di lavoro per arrivare a una conoscenza
approfondita di qualunque tipo di rischio presente nella propria realtà
aziendale; passo questo che è preliminare a tutta la successiva fase di
individuazione delle misure di prevenzione e protezione e di programmazione
temporale delle stesse.
In
particolare all’art. 4, comma 2, è prescritta l’elaborazione di un documento
contenente:
• una relazione sulla valutazione dei rischi;
• l’individuazione delle misure di prevenzione e protezione
da attuare in conseguenza degli esiti della valutazione;
Da
un punto di vista generale il decreto impone che la relazione sulla valutazione
dei rischi debba contenere una descrizione dei «criteri adottati per la
valutazione stessa» (art. 4, comma 2, a).
Questo
orientamento di fondo è ripreso e confermato nel documento Orientamenti
riguardo alla valutazione dei rischi sul lavoro, emesso da Comunità europea
Dg v/e/2 unità medicina e igiene del lavoro (Cee), allo scopo di «fornire
orientamenti riguardo alle modalità della valutazione dei rischi sul lavoro»
attraverso una descrizione dei «passi da compiere in vista dell’identificazione
dei mezzi più opportuni per eliminare i rischi, oppure per controllarli».
Si
afferma poi che «l’obiettivo della valutazione dei rischi consiste nel
consentire al datore di lavoro di prendere i provvedimenti che sono
effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei
lavoratori».
La
determinazione della funzione di rischio fa presuppone di definire un
modello dell’esposizione dei lavoratori a un dato pericolo, che consenta di
porre in relazione l’entità del danno atteso con la probabilità del
suo verificarsi, e questo per ogni condizione operativa all’interno di
certe ipotesi al contorno.
Le
linee guida contenute negli orientamenti Cee consigliano di riservare solamente
ad «alcuni problemi complessi» l’adozione di «un modello matematico di
valutazione dei rischi quale ausilio in sede decisionale», come tale «riservato
agli specialisti», mentre «nella grande maggioranza dei posti di lavoro,
l’espressione matematica di ciò che può essere considerato un rischio
accettabile è sostituita dalla messa in atto di un modello di buona pratica
corrente».
Tradotto
in pratica, ciò significa che, almeno nella generalità delle aziende e delle
situazioni, il rischio sul lavoro non potrà che essere valutato con mezzi più
semplici e, in generale, anche più efficaci e speditivi.
Uno strumento
generale di valutazione dei rischi professionali dovrà quindi rifarsi,
almeno in prima istanza, a criteri operativi semplificati che
consentano di soddisfare comunque ad alcuni requisiti, peraltro definiti in
altrettante fasi dalle stesse linee guida europee:
1. assicurare la maggiore
sistematicità possibile al fine di garantire l’identificazione di tutti
i possibili rischi presenti; volendo specificare più in dettaglio, questo
include due momenti concettualmente distinti:
• individuazione e caratterizzazione
delle fonti potenziali di pericolo (sostanze, macchinari, agenti nocivi
ecc...).
Questa fase deve consentire di
conoscere le evidenze oggettive di tipo tecnico e organizzativo che possono
generare rischi per i lavoratori. Il rischio si genera nel caso in cui,
evidentemente, siano presenti lavoratori esposti a ciascuna fonte individuata;
• individuazione e caratterizzazione
dei soggetti esposti: esame di ciascun gruppo di soggetti esposti alla
fonte di pericolo e individuazione del tipo di esposizione in funzione di una
molteplicità di parametri, che vanno rilevati (fattori di prevenzione e
protezione dei soggetti a rischio), quali:
- grado di formazione/informazione;
- tipo di organizzazione del lavoro ai
fini della sicurezza;
- influenza di fattori ambientali,
psicologici specifici;
- presenza e adeguatezza dei dispositivi
di protezione individuale;
- presenza e adeguatezza di sistemi di
protezione collettivi;
- presenza e adeguatezza di piani di
emergenza, evacuazione, soccorso;
- sorveglianza
sanitaria.
2. Procedere alla valutazione dei
rischi in senso stretto, per ciascuno dei rischi individuati alla fase 1:
ciò significa poter emettere un giudizio di gravità del rischio e quindi
di conformità e adeguatezza della situazione in essere, rispetto alle esigenze
di prevenzione e protezione dai rischi.
L’impianto
metodologico della valutazione è stato definito a partire dai dettami del
decreto e dalle linee-guida emesse in proposito a livello Ue e a livello di
organizzazioni pubbliche e private degli stati membri, oltre che
dall’esperienza e dalle conoscenze Eidos nel settore delle analisi dei rischi.
La
scelta dell’uso delle liste di controllo per affrontare il problema della
valutazione non può certo stupire, trattandosi dello strumento più comunemente
adottato in tutte le procedure di Audit su problemi, quale è quello della
Sicurezza del lavoro, che necessitano della raccolta di una serie di evidenze
molto diversificate (aspetti tecnici, organizzativi, procedurali, psicologici,
comportamentali ecc...) e difficilmente trattabili con metodologie rigide o
pseudomatematiche. In effetti i vantaggi che la lista di controllo presenta
sono molteplici:
• facilità e versatilità di utilizzo (adattabilità a una
molteplicità di realtà aziendali, possibilità di esaminare l’azienda secondo
diverse fasi e diverse priorità);
• facilità di aggiornamento (aggiunta di nuovi questionari
per nuove richieste normative, nuovi rischi, evoluzione delle conoscenze);
Soprattutto,
la lista di controllo, ove debitamente costruita e aggiornata, costituisce uno
strumento che, nelle mani dell’esperto, fornisce un aiuto a non
dimenticare aspetti che possono essere rilevanti anche se non immediatamente
evidenti; in tal senso essa costituisce lo strumento che viene incontro nel
modo più naturale alle esigenze della fase 1 della valutazione, ossia la
sistematicità.
Elenco
dei fattori di rischio (tab.1)
Rischi per la
sicurezza dei lavoratori |
1. Aree di
transito LIBERO |
2. Spazi di
lavoro SUFFICIENTI |
3. Scale
NESSUNA |
4.
Macchine FRESE A DISCHI - LEVIGATRICI
. |
5. Attrezzi
manuali TRAPANI - SMERIGLIATRICI - |
6.
Manipolazione manuale di oggetti CON GRU A PONTE CON NASTRT IN NAILON - FUNI - PINZA - FORCA - |
7.
Immagazzinamento di oggetti CON GRU A PONTE |
8. Impianti elettrici
|
9.
Apparecchi a pressione : COMPRESSORE CECCATO |
10. Reti e apparecchi distribuzione gas TUBO MANESAN 1P ½ |
11. Apparecchi
di sollevamento : gru a ponte OTI |
12. Mezzi di
trasporto |
13. Rischi di incendio
ed esplosione NESSUNO |
14. Rischi per
la presenza di esplosivi NESSUNO. |
15. Rischi
chimici NESSUNO |
Rischi per la
salute dei lavoratori |
16.
Esposizione ad agenti chimici nessuno. |
17.
Esposizione ad agenti cancerogeni |
18. Esposizione
ad agenti biologici normali. |
19.
Ventilazione industriale , VENTILAZIONE NATURALE |
20.
Climatizzazione locali di lavoro, naturale. |
21.
Esposizione a rumore , DOTAZIONE DI CUFFIE E TAPPINI. ALLEGATO CERTIFICATO
FONOMETRICO. |
22. Esposizione
a vibrazioni: NO |
23. Microclima
termico naturale. |
24.
Esposizione a radiazioni ionizzanti |
25.
Esposizione a radiazioni non ionizzanti |
26.
Illuminazione naturale. |
27. Carico di
lavoro fisico normale. |
28. Carico di lavoro
mentale normale, stress da lavoro correlato. |
29. Lavoro ai
video terminali N.1 |
Aspetti
organizzativi e gestionali |
30.
Organizzazione del lavoro |
31. Compiti,
funzioni e responsabilità |
32. Analisi,
pianificazione e controllo |
33. Formazione |
34.
Informazione |
35.
Partecipazione |
36. Norme e
procedimenti di lavoro |
37.
Manutenzione |
38. Dispositivi di protezione individuale: GUANTI ,TUTA, STIVALI, OCCHIALI PROTETTIVI,CUFFIA ,MASCHERA ANTIPOLVERE,CASCO. |
39. Emergenza,
pronto soccorso: CASSETTA REGOLAMENTARE.- AMBULANZA TEL. 118. |
40.
Sorveglianza sanitaria: Medico designato. |
Le
liste di controllo fanno riferimento ai fattori di rischio elencati in
tabella 1.
Come
si osserva, vi sono tre categorie di fattori di rischio:
I. rischi per l’incolumità fisica dei
lavoratori (dal n. 1 al n. 15);
II. rischi per la salute dei lavoratori (dal n. 16 al n.
29);
III. il
terzo gruppo (dal n. 3 al n. 4) comprende più propriamente una serie di
fattori gestionali di prevenzione, in quanto in essi vengono esaminate le
misure generali di tutela e prevenzione presenti a livello aziendale, aventi
a che fare con gli aspetti organizzativi, formativi, procedurali.
Per «fattore di rischio» si deve quindi intendere ogni aspetto
che può in qualche modo generare o influenzare il livello di rischio
professionale individuabile all’interno delle attività aziendali, si tratti di
fattori materiali (sostanze pericolose, macchinari ecc.) o di fattori
organizzativi e procedurali (sorveglianza sanitaria, piani di emergenza,
istruzioni, libretti di manutenzione ecc.).
All’interno
della singola lista di controllo, il fattore di rischio viene analizzato sotto
i due principali aspetti che caratterizzano la fase dell’identificazione dei
rischi:
• le diverse tipologie e forme che le fonti
di pericolo connesse a quel fattore di rischio possono assumere e,
contestualmente, le diverse misure protettive e preventive che ciascuna di esse
può o deve presentare;
Nell’analisi
del fattore di rischio i vari punti di verifica sono stati esplicitati tenendo
presenti, in linea generale, tre classi di riferimenti:
• le richieste specifiche della normativa in vigore;
• gli standard internazionali di buona tecnica;
Questo significa che le liste di controllo sono state redatte
mediante l’analisi accurata della normativa vigente e degli standard
internazionali di buona pratica, integrando questo insieme di norme e standard,
ove possibile, con indicazioni derivanti dal buon senso ingegneristico.
La definizione della scala delle probabilità fa
riferimento principalmente all’esistenza di una correlazione più o meno diretta
tra la carenza riscontrata e il danno ipotizzato; in secondo luogo
all’esistenza di dati statistici noti a riguardo, a livello di azienda o di
comparto di attività; infine, un criterio di notevole importanza è quello del
giudizio soggettivo di chi è direttamente coinvolto nella realtà lavorativa,
che spesso costituisce l’unica fonte di tipo pseudostatistico disponibile. Tale
giudizio può essere misurato in modo indiretto attraverso il livello di
sorpresa che l’evento provocherebbe, secondo una prassi molto interessante
utilizzata a riguardo in alcuni paesi anglosassoni.
La scala
di gravità del danno chiama invece in causa la competenza di tipo sanitario
e fa riferimento principalmente alla reversibilità o meno del danno,
distinguendo tra infortunio ed esposizione acuta o cronica.
L’insieme
di tutte le liste compilate, corredate dalle suddette valutazioni e dalle
indicazioni delle azioni correttive e della loro priorità, costituisce il cuore
del documento di valutazione dei rischi da custodire in azienda, richiesto dal
dlgs 626/94, in quanto ne contiene tutti gli elementi essenziali (art. 4, comma
2):
• la relazione sulla valutazione (l’insieme delle liste
debitamente compilate) con i criteri adottatti per la valutazione stessa
(connaturati nell’impianto metodologico delle liste di controllo e nella
procedura di applicazione);
• l’individuazione delle misure di prevenzione e protezione
da attuare e delle attrezzature di protezione (ritrovabili nelle risposte ai
singoli punti di verifica);
L’insieme
delle liste di controllo costituisce una raccolta di circa mille punti di
verifica (si veda per esempio la lista pubblicata da pag.19).
Per
ogni punto di verifica l’utilizzatore deve specificare se la verifica è
positiva o negativa; la verifica è positiva se per la specifica situazione di
rischio sono già stati previsti in azienda i necessari interventi di
prevenzione e mitigazione; è negativa in caso contrario.
Inoltre,
per ciascuna situazione di rischio, l’utilizzatore è invitato a valutare
l’effettivo pericolo che stanno correndo i lavoratori esposti e a classificarlo
in una scala crescente di effetti potenziali.
DIPENDENTI DONNE.
Debbono comunicare immediatamente se sono state seminate o da quando lo
saranno, sospendere immediatamente l'uso di manipolazione di prodotti chimici,
inalazione di vapori , sforzi eccessivi, trasferimento ad altre funzioni in
reparto specifico protetto da inquinamenti ambientali.
Risultati
della valutazione
L’applicazione sistematica delle liste di controllo ha consentito di trarre le seguenti conclusioni.
Prima dell'assunzione ,dato ché è vietata la visita
sanitaria preventiva il candidato deve dichiarare se soffre di allergie che
possono provocare shock allergico anche mortale dovuto a manipolazione
inalazione di mastice, resine per marmi, da fanghi o polveri o pollini o
alimenti,se soffre di pressione bassa od alta o repentine variazioni di
pressione che possono provocare collassi con perdita di conoscenza, vertigini,
disintoriamenti dovuto all'apparato uditivo, se assume farmaci che provocano
sonnolenza, se è tossico dipendente od alcolizzato o a tabacchismo che può
provocare l'insorgere di tumori o geneticamente predisposto, se ha avuto
malattie infettive,epatite C o altre contagiose. Il candidato deve essere
almeno provvisto di abilitazione alle guida di autoveicoli cat,B, e di altri
patentini abilitanti per la conduzione di macchine da cantiere obbligatorie, di
attestato di corso antinfortunistico,diplomi di scuola professionale e corsi
pratici presso ditte di almeno 18 mesi di tirocinio. Fattori che aggravano lo
stress da lavoro dovuto da esaurimenti nervosi dovuto da delusioni affettivi
col proprio partner e entra familiari e famiglia allargata , che lo possono
distogliere dal lavoro da svolgere, di avere una stabilità di ragionamento non
emotivo maggiore di quello alla "Spoock il vulcaniano "(anche lui
influenzato dalla genetica), avere una analisi logica passo passo del lavoro da
svolgere ragionare con freddezza le situazioni di pericolo e saperle risolverle
istantaneamente con diversivo.
Usare sempre guanti antitaglio tutti gommati facilmente estraibile
senza polsino elastico - Scarpe di sicurezza impermeabili a tronchetto (tipo
lavagista) , tuta in fibre sintetiche non impregnanti, usare occhiali di
sicurezza, mascherine per micron polveri , protezioni acustiche, casco.
Soprattutto accertarsi sui difetti nella manipolazione della materia
prima ,marmi ,graniti e pietre sulla loro integrità, sulle linee di rottura del
materiale visibili facilmente e prevedibili di rottura e quindi improvvisi
distacchi di pezzi che posso provocare con la loro caduta a ghigliottina tagli
e rotture di arti con profonde lacerazioni e distacchi di membra ,emorragie,
schiacciamenti.
Nelle lavorazioni di subbia, bocciarda, sagomatura con utensili a percussione e
fiammatura , taglio,smerigliatura, levigatura, lucidatura , affilatura utensili
molatura con utensili usare maschere adatte per la protezione del volto ed
occhi e guanti per le mani e protezioni acustiche per l'udito.
Controllare sempre l'efficienza delle macchine, specialmente interruttori di
fine corsa , pulsanti di emergenza, encoder , controllori programmabili, stare
lontano da macchine che eseguono lavori automatici.
All'acquisto di prodotti chimici, abrasivi, funi, cavi , attrezzi ,
utensili richiedere scheda tecnica, modalità d'uso, controindicazioni,
documenti che obbligatoriamente debbono leggere tutti gli assunti al
lavoro prima dell'assunzione.Stare a distanza di sicurezza dagli utensili da
taglio e dai carichi in movimento o sospesi, non passare o sostare davanti alle
lastre che possono ribaltarsi schiacciando chi si trova davanti o dietro quindi
stare sempre affiancati , controllare la staticità del materiale prima e dopo
lo stivamento , controllate che gli occhielli delle braghe tirantini siano
stabili nel gancio stare lontani dalle funi, fili diamantati, catene, dai
tiraggi, da carrucole , bozzelli , rinvii e dal colpo di frusta , da volani e
bielle (non passarci sotto) controllare lo stato delle funi non sopracaricare
le funi ,parachi ,argani , stare lontani da pulegge, assi rotanti, cinghie di
trasmissione, ingranaggi, cremagliere, non fare eseguire lavori da altri su
macchine su cui si stanno eseguendo installazione di utensili o impostazioni di
fine corsa o manutenzioni, staccare interruttore generale di linea su macchine
in manutenzione.Avvertire i colleghi sul lavoro che state eseguendo e dove lo
state eseguendo, considerate il rischio che potrebbe avvenire eseguendo
un determinato lavoro siate sempre pronti a saltare il pericolo la migliore
operazione è allontanarsi dal pericolo come si suole dire saltare superare il
pericolo, chi non conosce il rischio del lavoro sul lavoro non sa saltarlo, per
questo le scuole professionali debbono prevedere le situazioni di pericolo,
dalla semplice martellata allo stritolamento, schiacciamento , taglio ,
folgorazione, conoscere il pericolo , divulgare il pericolo, prima dell'
assunzione bisognerebbe accertarsi che il futuro dipendente conosca i pericoli
del lavoro nel settore che abbia frequentato corso antinfortunistica presso la
scuola all'avviamento alla professione con profitto esibendo apposito attestato,
se si sta assumendo un lavoratore qualificato specializzato proveniente da
altra ditta dello stesso settore chiedere l'esibizione dell'attestato di aver
seguito i corsi aziendali antinfortuni stabiliti per legge con profitto, la
ditta presume che il lavoratore abbia assunto esperienza nel settore e dei suoi
pericoli , le macchine gli impianti possono guastarsi improvvisamente mettendo
in pericolo il lavoratore non dovrebbe succedere ma succede a dispetto del
marchio di garanzia CE del costruttore la garanzia sulla efficienza delle
macchine è per legge un anno ma non si possono comprare le macchine ogni anno
ma se anche se sono in garanzia tanto meno il collaudo annuale e la
manutenzione ordinaria (sembrava tutto a posto ma... si è inceppato il...si è
rotto il....si è staccato il contatto si è incollato il contatto si è rotta la
molla... ecc.) l' infortunio da macchine avviene lo stesso la garanzia il
collaudo la manutenzione non esclude l'infortunio reagite immediatamente ad un
comportamento anomalo della macchina (un passo indietro salva la
vita).Ricordatevi soprattutto che non siamo eterni, chi nasce deve morire ,
quindi chi resta vivo non ne faccia un dramma della morte un dramma e' il
nascere non il morire che e' liberazione dal programma genetico e dagli
ostacoli che l'uomo ha creato.
Non eseguire lavori se non in posizione stabile , se non in perfette condizioni
fisiche che mentali , lavorare senza distrarsi dall' operazione che si sta
eseguendo, siate a conoscenza dell' operazione che andate ad eseguire, non
eseguite lavori che non avete mai eseguito, accertasi che non vi siano persone
che vicino a voi possono distrarvi ed venire a contatto del vostro lavoro e
quindi del rischio di rimanere anche essi infortunati.
Alla redazione del piano di rischio devono partecipare tutti i
lavoratori della ditta per rendere noti casi di pericolo avvenuti nell'
esecuzione dei prodotti , nel caso di nuovi casi debbono essere subito
segnalati a tutti i lavoratori e descritti sul piano di rischio per renderli
noti a tutti.
Il piano di rischio viene distribuito a tutti i dipendenti affisso in
bacheca e pubblicato sul sito internet della ditta www.tomarmi.com
.
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usa gli occhiali |
usa il casco |
usa la maschera |
usa i guanti |
usa le scarpe |
usa la cuffia |
usa la visiera |
usa la tuta |
non rimuovere le protezioni |
usa il cervello non ignorare |
Rischi per la sicurezza dei lavoratori
Aree
di transito
Le
aree di transito sono di dimensioni idonee, con pavimentazione uniforme e non
scivolosa, senza gradini e dislivelli pericolosi.
Non
esistono accumuli di materiali in corrispondenza delle stesse.
Non
esiste passaggio di veicoli .
Non
esistono passaggi pedonali.
E
vietato l’ingresso nelle aree di lavoro al personale non autorizzato e non
addetto ai lavori.
Spazi di lavoro
Ciascun
lavoratore dispone di uno spazio di lavoro e di un’altezza del soffitto
adeguati, e la distanza tra le macchine è sufficiente.
Il
pavimento dello spazio di lavoro è mantenuto pulito.
Le
condizioni di illuminazione sono idonee al tipo di lavorazione.
Non
esistono carichi sospesi in corrispondenza degli spazi di lavoro., tranne
durante la manipolazione del materiale.
Le
aperture sul pavimento sono protette da coperture e gli spazi elevati sono
provvisti di idoneo parapetto.
Le
porte di accesso normale e di emergenza sono apribili dall’interno, di
dimensioni e numero adeguato e non sono ostruite.
Scale
Le
scale fisse a gradini hanno pedate di dimensioni sufficienti di materiale
antiscivolamento e sono mantenute pulite; i parapetti sono alti almeno 1 m ed
esistono corrimani quando necessario (tra due pareti).
Le
scale fisse a pioli sono corredate di gabbia o di altri sistemi anticaduta a
partire dall’altezza di 2,5 m.
Le
scale a mano si utilizzano solo in modo occasionale, sono del tipo a incastro
con appoggi di testa e di base antisdrucciolevoli. I carichi sulle stesse
movimentati sono inferiori a 25 kg.
Macchine
Vengono utilizzate le seguenti macchine:
Denominazione |
|
Anno costruzione |
|
Marchio |
Rumorosità |
Segnali d'obbligo |
Nome utente |
|
|
|
|
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|
|
|
RIBALTATORE |
M.B |
1971 |
assente |
assente |
|
|
|
LUCIDATRICE |
MINALI |
1975 |
assente |
assente |
|
|
|
LUCIDATRICE |
M. BERNUCCI |
1971 |
assente |
assente |
|
|
|
LUCIDACOSTRE |
M. BERNUCCI |
1971 |
assente |
assente |
|
|
|
ATTESTATRICE |
M. BERNUCCI |
1971 |
assente |
assente |
94,3 |
|
|
FRESA A PONTE |
M.BERNUCCI |
1971 |
assente |
assente |
85,9 |
|
|
TAGLIABLOCCHI |
B.BARSANTI |
1980 |
assente |
assente |
95,0 |
|
|
Gru a ponte |
OTI s.p.a. |
1972 |
disponibile |
assente |
|
|
|
Calibratrice Castor |
GREGORI s.p.a |
1990 |
assente |
assente |
|
|
|
Lucidatrice Hurricane |
GREGORI s.p.a |
1983 |
assente |
assente |
78,7 |
|
|
Tagliablocchi 30d |
Fraccaroli e Balzan |
2000 |
disponibile |
presente |
94,1 |
|
|
Scaricatore |
Fraccaroli e Balzan |
2000 |
disponibile |
presente |
|
|
|
Stuccatura |
|
|
|
|
77,3 |
|
|
Bocciardatura manuale |
|
|
|
|
99,00 |
|
|
Subbiatura, puntillo, scapezzatura, |
|
|
|
|
85,9 |
|
|
Tutti
gli organi in movimento sono protetti contro i contatti accidentali.
Esistono
schermi per prevenire il rischio di proiezione di oggetti e frammenti.
Sono
installati e funzionanti sistemi di captazione e aspirazione di vapori, polveri
e liquidi.
I
dispositivi di protezione meccanici ed elettrici sono presenti, idonei e
attivati.
Dopo
manutenzione, i dispositivi eventualmente rimossi sono immediatamente ripristinati.
Gli
organi di azionamento sono manovrabili solo in modo intenzionale.
Le
macchine sono dotate di pulsante di arresto in emergenza in posizione
facilmente accessibile.
In
caso di interruzione di energia elettrica la macchina deve essere riavviata dall’operatore.
Le
macchine sono illuminate in modo idoneo alla lavorazione.
Non
esistono parti a spigolo sporgenti in modo pericoloso.
Le
macchine sono posizionate in modo stabile.
Esistono
espliciti divieti di operazioni di pulizia o manutenzione delle macchine in
moto.
Cinghie,
funi, nastri e organi di trasmissione sono protetti; l’avviamento degli stessi
è preceduto da segnale acustico.
Tra
le macchine e tra queste e le pareti esiste uno spazio libero di almeno 0,8 m.
Esiste
idonea cartellonistica per ciascuna macchina con l’indicazione dei pericoli e
dei mezzi di protezione personale da utilizzare.
Attrezzi manuali
Gli
attrezzi manuali sono in buono stato e riposti in luoghi idonei.
In
posizioni elevate sono usati con apposito sistema di fissaggio anticaduta. Gli
spigoli acuminati o taglienti sono protetti da involucro durante il
trasporto.
Manipolazione manuale di oggetti
La
forma, le dimensioni, la pulizia degli oggetti sono tali da consentirne la
manipolazione in sicurezza.
Gli
spigoli acuminati o taglienti sono protetti da involucro durante il trasporto.
Immagazzinamento
di oggetti
Gli
oggetti sono immagazzinati in modo ordinato e stabile, tale da evitare cadute
accidentali.
Esiste
un apposito spazio delimitato per l’immagazzinamento degli oggetti.
Scaffalature
e pallets riportano l’indicazione del carico massimo.
Impianti
elettrici
Esiste
idonea documentazione tecnica (schemi unifilari, planimetrie, dati sulle
protezioni) relativa agli impianti elettrici.
Gli
impianti elettrici sono stati realizzati e sono manutenuti da soggetto
autorizzato.
L’impianto
elettrico è dotato di rete di terra e di dispositivo di protezione contro le
sovraccorrenti e i contatti accidentali, ed è realizzato secondo la normativa
CE.
Tutti
i cavi elettrici fissi sono protetti da canaletta o tubazione in materiale non
combustibile.
I
cavi elettrici mobili sono protetti da armatura metallica.
Le
prese di alimentazione degli apparecchi sono corredate di interruttore con
interblocco.
Gli apparecchi
portatili sono alimentati a bassa tensione e dispongono di idoneo interruttore
incorporato, a sgancio automatico in caso di caduta o abbandono
dell’apparecchio.
Le
apparecchiature elettriche sono adeguatamente protette contro contatti
accidentali, spruzzi d’acqua e contatto con atmosfere infiammabili.
Sono
previste specifiche autorizzazioni per l’effettuazione di lavori sugli impianti
elettrici.
Apparecchi a pressione
Gli
apparecchi a pressione sono dispensati dell’omologazione Ancc/Ispesl , vengono
regolarmente verificati e manutenuti .
Apparecchi di sollevamento
I
mezzi di sollevamento sono appropriati alla forma e al volume dei carichi e
alle condizioni di impiego.
Gli
apparecchi di sollevamento riportano l’indicazione della portata massima ammessa.
Quelli
con portata superiore a 2 kg sono dotati di libretto di collaudo Ispesl e sono
verificati con la frequenza di legge.
Ganci,
sistemi di fissaggio del carico, sistemi di frenatura, sistemi di allerta, funi
ecc. sono conformi alle norme di legge, vengono verificati trimestralmente e i
risultati sono riportati in apposito registro.
Gli
organi di comando non consentono avviamenti accidentali.
Esiste
idonea cartellonistica di sicurezza.
Rischi di incendio ed esplosione
Non
esiste pericolo d’incendio e di esplosione nel laboratorio.
La
segnalazione delle vie di fuga in ufficio in
caso di incendio è ben visibile.
Rischi per la presenza di esplosivi
Nell’azienda
non esistono esplosivi propriamente detti.
Rischi chimici
Sono
disponibili le schede di sicurezza di tutte le sostanze chimiche presenti.
I
residui di sostanze chimiche pericolose (solventi e reagenti esausti, tessuti
impregnati, fusti vuoti ecc.) sono depositati in contenitori atti a evitare
versamenti in apposito locale e conferiti a smaltitore autorizzato.
Rischi per la salute dei lavoratori
Esposizione
ad agenti chimici
In
azienda non sono presenti lavorazioni che comportano il rischio per i
lavoratori di esposizione a vapori nocivi provenienti dalle seguenti sostanze
chimiche:i quantitativi delle suddette sono i minimi compatibili con le
lavorazioni.
Esposizione ad agenti cancerogeni
Non
esiste apposito piano per i lavori di demolizione e rimozione dell’amianto.
Esposizione ad agenti biologici
In
azienda non sono presenti lavorazioni che implicano la manipolazione di agenti
biologici.
I
lavoratori esposti sono sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Ventilazione dei locali di lavoro
L’aerezione
naturale dei locali di lavoro, conformemente con il tipo di prodotti trattati,
è sufficiente a garantire un’adeguata qualità dell’aria in ambiente di lavoro.
Climatizzazione dei locali di lavoro
Non
esiste nel laboratorio climatizzazione del locale, in ufficio riscaldamento con
una stufa elettrica.
Esposizione al rumore
È stata effettuata la valutazione del rischio per esposizione al rumore nei
modi e nei tempi previsti dal dlgs 277/91.
La tabella riassuntiva dei livelli di esposizione personale giornaliera dei
lavoratori è riportata in allegato.
I
lavoratori sono stati informati con segnaletica d’obbligo, provvisti dei
dispositivi di protezione individuale, cuffie, inserti auricolari, la ditta e
provvista di cuffie
isonorizzanti
ed inserti auricolari .
Sono
state prese le misure tecniche e organizzative per ridurre al minimo i rischi
da esposizione al rumore.
Esposizione a vibrazione
Le
sorgenti di vibrazione sono state fornite di mezzi idonei a minimizzare la
trasmissione delle vibrazioni ai lavoratori.
La
durata di esposizione delle persone alle vibrazioni è la minima compatibile con
le lavorazioni, e gli operatori sono forniti di mezzi di protezione personale
adeguati.
Microclima termico
I
lavoratori sono schermati da soleggiamento eccessivo.
I
lavoratori non sono sottoposti a bruschi sbalzi di temperatura.
Esposizione a radiazioni ionizzanti
Non
esistono sorgenti di radiazioni ionizzanti negli ambienti di lavoro.
Esposizione
a radiazioni non ionizzanti
Non esistono sorgenti di radiazioni non ionizzanti negli
ambienti di lavoro.
Illuminazione
I luoghi di lavoro sono dotati di impianti di illuminazione
artificiale con livelli tali da salvaguardare sicurezza, salute e benessere dei
lavori
Carico di lavoro fisico
Il carico di lavoro fisico è tale da non provocare eccessivo
affaticamento o rischi dorso-lombari, torsione del tronco, movimenti bruschi,
posizioni instabili.
Si evita la manipolazione senza ausilio di mezzi meccanici di
pesi superiori a 30 kg per gli uomini e 20 kg per le donne.
La forma e il volume dei carichi permettono di afferrarli con
facilità e la struttura esterna non comporta rischio di lesioni.
Il pavimento è idoneo alle attività fisiche e lo spazio
libero in verticale permette l’agevole svolgimento della mansione.
Carico di lavoro mentale
Il carico di lavoro mentale è tale da non provocare eccessivo
affaticamento degli operatori.Alto stress solo per il rappresentate
legale dovuto ai vari adempimenti di legge e sui cui cadono tutte le
responsabilità penali provocando eccessivo affaticamento non
sopportabile potrebbe provocare squilibrio mentale provvisorio o permanente.
Non sono presenti audiovisivi e ne è vietato l'uso.
Le informazioni sono facilmente percepibili e comprensibili e
sono fornite con modalità e frequenze tali da non richiedere eccessivi sforzi
mentali e di memorizzazione tranne che per il rappresentante legale dovuto alle
svariate leggi e regolamenti anche non comprensibili e variabili nel tempo e
non facilmente reperibili e divulgate,in contrasto con le disponibilità di
tempo e finanziarie.
Videoterminali
I videoterminali
forniscono un’immagine chiara, stabile e di grandezza sufficiente.
Lo
schermo è orientabile, inclinabile e privo di riflessi.
Le
tastiere sono inclinabili con superficie opaca e con lo spazio per l’appoggio
di mani e avambracci.
I
sedili sono stabili .
Rischi
legati ad aspetti generali dell’organizzazione
Il
lavoro è svolto secondo procedure chiare e note ai lavoratori, alla
formulazione delle quali gli stessi sono stati chiamati a contribuire.
Compiti,
funzioni e responsabilità sono chiaramente assegnati e distribuiti rispettando
le competenze professionali.
Tutti
i lavoratori ricevono un’informazione e una formazione sufficienti e adeguate
specificamente incentrate sui rischi relativi alla mansione ricoperta.
Non
esiste un servizio di pronto soccorso. Chiamare pronto soccorso tel n. 118.
L’azienda
ha lavorazioni per le quali è prescritta la sorveglianza sanitaria e ha
provveduto alla nomina del medico competente.
Esiste
una collaborazione attiva fra datore di lavoro, medico competente, servizio di
prevenzione e protezione, rappresentante dei lavoratori.
Coinvolgimento
delle componenti aziendali
Nell’effettuazione
della valutazione il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
sul lavoro ha partecipato alla stesura del piano le cui osservazioni e
segnalazioni sono state inserite nel piano ed ha sottoscritto la
relazione del piano di sicurezza.
Copia della relazione sulla valutazione dei
rischi è stata già consegnata al Sig. Dott,TOSTO DELL’ ISPETTORATO PROVINCIALE
DEL LAVORO DI CATANIA
La
valutazione è stata effettuata dal Geometra Tomaselli Gaetano
Lo
staff che ha dato il proprio contributo per l’effettuazione delle valutazioni
dei rischi e che, a seconda delle proprie competenze e delle specifiche
esigenze, è stato interpellato in merito ai contenuti della presente
valutazione è riportato nella pagina seguente.
Il
coordinamento dello studio di valutazione dei rischi è stato effettuato dal
signor Tomaselli Geom. Gaetano.
Programma
di attuazione degli interventi di adeguamento
In
base alle risultanze della valutazione si ritiene opportuno procedere ai
seguenti interventi di adeguamento:
Tenere
ordinati e liberi gli spazi, non mettere oggetti vari su macchine, non
rimuovere le protezioni alle macchine, usare le chiavi ìn dotazione, usare le cuffie anti rumore ed
elmetto protettivo, scarpe antinfortunistiche, tuta di lavoro, mascherine
antipolvere,rispettare i segnali di obbligo e di divieto posti sulle macchine
ed all’ingresso della ditta , per quanto non specificato si rimanda al
D.Legs.n.81 del 9/04/2008 e successive modificazioni ed allegati che si
intendono parte integrale della presente, la legge non ammette l'ignoranza ed è
uguale per tutti i casi e soggetti coinvolti nella legge.
REDATTO
IN CATANIA IL 03/01/2021.
Letto
firmato sottoscritto il tecnico incaricato Geometra Gaetano Tomaselli
Letto
firmato sottoscritto il rappresentate dei lavoratori per la sicurezza sul
lavoro
Letto
firmato sottoscritto dal singolo dipendente.
RICEVUTO IL...................DAL
SIG......................................................CF..:
..........................................Letto firmato sottoscritto
...........................
Annotazioni consigli del dipendente che fanno parte del piano di rischio: